SELEZIONIAMO SOLO I MIGLIORI DISPOSITIVI PER USO MEDICO, SCEGLIAMO LA QUALITA' ITALIANA
FISIOPRESS. noleggio pressoterapia
roma
Partiamo dalle caratteristiche che deve avere un
apparecchio per linfodrenaggio ad uso medicale:
- Ciclo realmente sequenziale
- Sacche interne parzialmente sovrapposte
- D.A.S.C. (Distribuzione A Settori Comunicanti)
- Visualizzazione o grafica della pressione realmente applicata
CICLO
OPERATIVO REALMENTE SEQUENZIALE
Il ciclo operativo esprime la sequenza della
operazioni che l’apparecchio fa; esso si compone di due fasi distinte: quella compressiva e quella decompressiva la cui durata è rispettivamente di 24 secondi e 6 secondi.
Il termine realmente sequenziale esprime la modalità
in cui si svolge la fase compressiva: essa inizia con il gonfiaggio della prima camera (quella più distale o periferica che sia) che nel caso della gamba corrisponde a quella del piede, mentre nel
caso del braccio a quella della mano, e prosegue con il gonfiaggio della seconda camera (quella successiva nella direzione periferia-centro o distale-prossimale) mantenendo in pressione la prima
camera. Prosegue ancora con il gonfiaggio della terza camera, poi della quarta, sempre mantenendo in pressione le precedenti, sono all’ ultima camera del terminale (gambale o bracciale). A questo
punto avviene lo sgonfiaggio compressivo delle camere (fase decompressiva), per poi dare di nuovo inizio al ciclo compressivo.
Il termine realmente è stato
aggiunto a sequenziale per differenziare questo ciclo (riconosciuto come valido in ambito della letteratura scientifica internazionale) da altri che ad esempio gonfiano un settore alla volta
(gonfiaggio del primo settore, gonfiaggio del secondo settore e sgonfiaggio del primo, gonfiaggio del terzo settore e sgonfiaggio del secondo, ecc….).
SACCHE COMPRESSIVE PARZIALMENTE SOVRAPPOSTE
In tutti i nostri sistemi le sacche pneumatiche interne sono
contenute i degli appositi alloggiamenti interni ai terminali (gambali, bracciali) che le mantengono parallele e parzialmente sovrapposte.
La parziale sovrapposizione determina una continuità nella progressiva
applicazione della pressione eliminando ogni discontinuità di pressione tra settore e settore, discontinuità che creerebbe un accumulo di liquidi tra un settore compressivo e quello successivo se non
vi fosse sovrapposizione.
L’ immagine qui sotto riportata dà una idea molto precisa di quanto
detto:
E’ evidente come nell’applicazione della pressione
sulla cute il sistema della parziale sovrapposizione garantisce quella continuità necessaria per una perfetta spinta nella direzione periferia dell’arto – base dell’arto, impostata dal ciclo
operativo sequenziale precedentemente descritto. In questo modo si evitano parziali ristagni di liquidi nelle zone intermedie tra sacca e sacca.
SISTEMA
D.A.S.C. (DISTRIBUZIONE A SETTORI COMUNICANTI)
Questo sistema è una esclusività Fisiopress ed è
stato progettato per permettere di avere una pressione omogenea in tutti settori affinchè il terminale (gambale o bracciale) si adatti alla geometria dell’arto applicato mantenendo una pressione
uguale in tutte le sezioni.
Infatti Il D.A.S.C. elimina qualsiasi possibile
discontinuità di pressione lungo tutta la lunghezza dell’arto, permettendo così una spinta efficace lungo la direzione desiderata.
Il sistema D.A.S.C. funziona in questo modo: durante la fase realmente
sequenziale compressiva una volta gonfiato il primo settore, mentre viene gonfiato il secondo viene messo, all’interno dell’apparecchio, in comunicazione con il primo in modo che l’aria potendo
defluire tra un settore e l’altro, mantiene perfettamente omogenea la pressione tra i due settori. Lo stesso avviene al gonfiaggio del terzo settore che viene unito ai primi due mantenendo omogenea
la pressione ora tra i tre settori. Così con il quarto, il quinto e via di seguito sino all’ultimo settore.
Alla fine della fase compressiva tutti i settori saranno gonfi e alla
stessa pressione escludendo qualsiasi disomogeneità a discontinuità per tutta la lunghezza del terminale.
VISUALIZZAZIONE DELLA PRESSIONE REALMENTE APPLICATA
Questo è un punto veramente importante. Essere certi
che la pressione visualizzata sia quella realmente applicata è fondamentale per uno strumento che utilizza la pressione come elemento terapeutico.
Il valore della pressione visualizzato tramite il
manometro analogico o il display digitale è esattamente quello applicato in quanto lo strumento legge direttamente la pressione sulla sacca pneumatica applicata come fosse il valore della pressione
letta dal manometro di uno sfigmomanometro sul bracciale applicato all’arto del paziente.
Il sistema D.A.S.C., inoltre, mettendo in
comunicazione tutti i settori man mano che vengono gonfiati, fa si che la pressione reale letta sia quella comune a tutti i settori gonfi in quel momento.
I dispositivi sono
disponibili da subito per noleggio pressoterapia Roma.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
EDEMI VENOSI E/O LINFATICI noleggio pressoterapia roma
Questi problemi (patologie)
nascono da un non corretto funzionamento del sistema venoso (difficoltà del sangue a ritornare dalla periferia del corpo, arti inferiori e superiori, al cuore) e da un non corretto funzionamento del
sistema linfatico periferico. Il sistema linfatico scorre pressoché parallelamente al sistema venoso e si preoccupa di trasportare prodotti di scarico cellulare (liquidi e proteine) ai “punti di
raccolta” (linfonodi dell’ inguine o dotto toracico) per essere successivamente scaricati. Gli edemi venosi e linfatici provocano gonfiore, indolenzimento e pesantezza e tendono ad essere cronici
peggiorando nel tempo. Gli specialisti consigliano pressoterapia, linfodrenaggio, bendaggio e calze elastocompressive.
LINFEDEMA ARTO INFERIORE
Il linfedema dell’arto inferiore
può essere congenito o insorgere per svariate cause, forse non ancora tutte ben definite e studiate, tra cui anche quelle chirurgiche con l’asportazione di tutti o parte dei linfonodi dell’inguine.
Il problema (patologia) è comunque cronico e deve essere combattuto con un trattamento che prevede pressoterapia, linfodrenaggio, bendaggio e calze elastiche.
LINFEDEMA ARTO SUPERIORE (LINFEDEMA SECONDARIO)
Il linfedema dell’arto superiore o
linfedema secondario è normalmente una conseguenza di una operazione di mastectomia al seno (asportazione parziale o totale dei linfonodi sotto ascellari) o di un successivo trattamento radiante che
purtroppo danneggia i linfonodi presenti. Può svilupparsi dopo breve tempo dopo la chirurgia o i trattamenti, come dopo molti anni a causa di una puntura di insetto o di una spina (rosa o atra pianta
del genere) o di uno sforzo eccessivo o prolungato.
Tale linfedema è uno dei più
delicati da trattare e richiede il meglio della tecnologia a disposizione.
COSA OCCORRE FARE PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE E MANTENERE I BENEFICI NEL TEMPO ?
Spingere la linfa che ristagna
lungo la propria direzione naturale (fisiologica) e cioè verso i relativi collettori di scarico: in particolare è il dotto toracico che raccogliere la linfa da scaricare.
Si può capire come un buon
apparecchio di pressoterapia, se serio e ben progettato, possa avere un ruolo fondamentale all’interno del protocollo terapeutico integrato: occorre quindi scegliere un sistema che sia progettato e
costruito per esercitare le azioni sopra descritte. Dovrà perciò avere le seguenti caratteristiche:
- Ciclo realmente sequenziale
- Sacche pneumatiche interne parzialmente sovrapposte
- Distribuzione omogenea della pressione (Sistema D.A.S.C.)
- Almeno 4 settori di uscita
- noleggio pressoterapia roma